dischi stampati in giappone

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Cosa hanno di speciale i vinili stampati in Giappone? Proviamo a capire perchè le stampe giapponesi sono sempre più ricercate dai collezionisti.

dischi stampati in giapponeÈ divertente provare a collezionare stampe diverse dei tuoi album preferiti. Un cambiamento nel mastering, nella formulazione del vinile, nella copertina o talvolta anche nelle canzoni può davvero aggiungere qualcosa all’esperienza di riascoltare un disco. E spesso questo tipo di variazioni si trova acquisendo copie di dischi stampati nelle varie parti del globo. Ad esempio, alcune delle pubblicazioni più apprezzate al mondo provengono dal Giappone, ed è proprio queste versioni che voglio parlare oggi.

Probabilmente, la stampa giapponese è decollata con i collezionisti internazionali all’inizio degli anni ’70 durante l’embargo petrolifero, vi ricordate l’austerity in Italia?

In quel periodo molti impianti di stampa statunitensi ed europei furono costretti ad utilizzare il vinile riciclato, con conseguente perdita di qualità intrinseca del supporto. Sebbene il Giappone stesso sia stato brevemente influenzato dall’embargo, gli impianti di stampa giapponesi non hanno mai smesso di usare il vinile vergine per stampare i loro dischi, spesso rendendo le loro stampe più silenziose di quelle realizzate altrove utilizzando il vinile riciclato.

 

Cosa hanno di speciale i vinili stampati in Giappone? Inoltre, molte stampe giapponesi hanno utilizzato formulazioni viniliche superiori. Un primo esempio di questo è il vinile Everclean di Toshiba. Questo vinile rosso scuro è stato utilizzato fino al 1974 circa ed è stato progettato per limitare l’accumulo di elettricità statica sulla superficie del disco.

Una delle formulazioni di vinile utilizzate in Giappone era il Super Vinyl di JVC. Il Super vinyl era un composto di plastica inventato, appunto, da JVC per compensare le richieste dei dischi Quadrophonic Compatible Discrete 4, che erano stati introdotti nel 1972. JVC Supervinyl era più resistente del normale vinile, con un rumore di superficie inferiore e una tendenza a produrre un minor numero di scricchiolii e fruscii. I dischi stampati con questa mescola avevano uno sfondo di colore nero profondo. Questi dischi, se osservati sotto la luce diretta, assumono una colorazione marrone scuro che li rende piuttosto facilmente riconoscibili.
Il tratto distintivo di queste stampe è comunque che non hanno quasi nessun rumore di superficie. Il suono in effetti è molto pulito, un pò “troppo” nitido a essere onesti, e questa è la ragione reale per cui sono così ricercati.

Il super vinyl non è più in produzione da parecchio tempo però i giapponesi hanno continuato a sviluppare nuove mescole di vinile sempre tese alla minimizzazione dei rumori di fondo caratteristici dei dischi in vinile.

In generale si può affermare che le stampe in vinile giapponesi sono realizzate ponendo la massima attenzione alla pulizia sonora e alla qualità intrinseca del materiale utilizzato come supporto. Con queste basi, partendo da master di buona qualità, inevitabilmente il prodotto finale sarà sempre di una qualità apprezzabile. Cosa che non sempre si può dire delle stampe europee e americane.

Il packaging dei vinili stampati in Giappone ha la sua importanza

Una grande cura viene usata data dagli stampatori giapponesi durante la produzione delle copertine degli album. La maggior parte delle pubblicazioni giapponesi (in particolare degli album best-seller) presentano l’artwork riprodotto in maniera nitida e chiara. La cover è generalmente robusta e ben costruita.. In alcuni casi gli album stampati in Giappone hanno cover specifiche per questo mercato. Per esempio nel 1982, Odeon in Japan ha ristampato l’originale versione mono del Beatles albums su vinile rosso.
Non solo la confezione era assolutamente perfetta, ma l’audio era pressochè perfetto.

Che cos’è un Obi?

E’ impossibile parlare dei dischi prodotti in giappone senza menzionare gli Obi. Cosa sono gli Obi? A qualcuno potrà venire in mente Guerre stellari ma no, non stiamo parlando di Obi Wan Kenobi 😉
La parola “obi” si traduce dal giapponese approssimativamente come cintura. Nel contesto dei dischi in vinile, l’obi è una striscia di carta che avvolge la copertina del disco, di solito si trova sul lato sinistro. Su questa striscia di carta sono riportate in lingua giapponese tutte informazioni necessarie riguardo al disco.

Di solito è qui che il pubblico trova la track list, la data di pubblicazione e il prezzo di vendita. L’obi offre al rivenditore un modo per mostrare informazioni ai consumatori che potrebbero non essere in grado di comprendere la lingua stampata sulla copertina stessa perchè le case discografiche spesso hanno deciso di non produrre copertine specificamente tradotte per il mercato giapponese.

Per approfondire questo argomento puoi anche dare una lettura a questo articolo che tratta l’argomento obi strip in maniera specifica.

Di @4min

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