Led Zeppelin biografia essenziale

Led Zeppelin dischi rock più significativi del 1969

Biografia essenziale dei Led Zeppelin

Led Zeppelin biografia

Sui Led Zeppelin sono stati consumati fiumi di inchiostro per recenzioni e biografie, alcune delle quali decisamente ben fatte. In effetti la band composta da Robert Plant, Jimmy Page John Paul Jones e John Bonham è stata una delle più influenti e rivoluzionarie tra quelle comparse alla fine degli anni sessanta. Il loro dischi, che ancora oggi sono tra i più venduti, hanno indicato la via da percorrere a generazioni intere di musicisti che sono venuti dopo di loro.

Universalmente riconosciuti come i padri dell’hard rock sarebbe però riduttivo pensare che i Led Zeppelin siano stati solo questo. In realtà le sonorità di questa band l’hanno resa probabilmente quella più importante dell’intero arco degli anni settanta.

Alcuni importanti critici hanno dichiarato che l’influenza esercitata dagli Zeppelin nella decade 70-80 è paragonabile a quella che i Beatles avevano prodotto nella decade precedente. Forse l’influenza non sarà stata esattamente la stessa ma gli oltre 300 milioni di dischi venduti testimoniano chiaramente quanto questa band sia stata amata dalla gente per oltre cinquanta anni.

La nascita e i primi anni

I Led Zeppelin alla casa biancaL’idea di creare una nuova band fu di Jimmy Page, reduce da una buone esperienza con gli Yardbirds quando conobbe nel 1968 il cantante Robert Plant. Plant era dotato di una voce particolare, a tratti molto acuta e versatile, estremamente adatta a rendere contemporanee le sonorità tipiche del blues. L’idea di Page era infatti quella di creare un gruppo che si esprimesse secondo più classico stile di blues britannico. Con queste basi furono presi a bordo John Paul Jones, bassista e tastierista di talento, e John Bonham, poderoso batterista.

Il gruppo divenne subito molto popolare grazie alle caratteristiche peculiari delle esibizioni dal vivo. L’energia espressa da Page e soci sul palco era enorme, mai un gruppo aveva suonato il blues con tale ferocia. I Led Zeppelin trasformarono il blues in una musica viscerale dedicata al corpo della gente in cui riuscivano ad infondere un’adrenalina infuocata. I Cream, gruppo a sua volta rivoluzionario, avevano di fatto inventato il moderno concerto rock. I Led Zeppelin, partendo da quello che aveva lasciato la band di Clapton, riempirono le loro esibizioni live di suoni ad altissimo volume, di ritmo scatenato, di assoli.

Led Zeppelin dischi rock più significativi del 1969Il primo disco dei Led Zeppelin, omonimo conosciuto anche come Led Zeppelin I, fu pubblicato nella prima parte del 1968 e suscitò immediatamente grandi entusiasmi. La riuscita fusione tra il blues-rock, ancora una volta ispirato dalle sonorità dei Cream, e il rock psichedelico, di cui erano alfieri in Inghilterra i Pink Floyd, colpi nel segno e fece innamorare a prima vista una grande fetta di pubblico. Anche se questo primo disco era ancora un lavoro di transizione, l’influenza dei Cream e` ancora palese nei due lunghi blues che lo dominano e la violenza espressiva tipica delle esibizioni live si intravedeva soltanto nel brano Communication Breakdown, già faceva intravedere le enormi potenzialità della band.

 

Il secondo disco, Led Zeppelin II, tranciò i legami con il passato, puntando decisamente sulla velocita` e sulla Led Zeppelin IIviolenza sonora. Prendendo in esame i brani che in quel momento dominavano le classifiche il loro rock suonava in modo molto originale.
Il brano più famoso di questo disco è anche uno dei più celebri dell’intera produzione zeppeliniana. Whole Lotta Love, ispirata da You Need Love di Willie Dixon, e` l’antesignana di quello che succederà nel rock di li a poco. La chitarra diventa dominante coadiuvata da una sezione ritmica estremamente potente. La voce si libera da quasiasi costrizione di canone e dilaga producendosi in vocalizzi di ogni tipo che culminano, durante un intermezzo caratterizzato da armonie , in un parossismo orgasmico.

La maturità e il successo che si consolida

Led Zeppelin IIICon Led Zeppelin III, pubblicato nel 1970, la band annacquò con melodie folk e armonie psichedeliche la durezza del suo suono mantenendo fedele alla precedente produzione soltanto Immigrant Song.  L’addolcimento del suono di questo album rivela due delle ispirazioni musicali alternative di Page cioè lo spiritualismo indiano, visibile in Tangerine, e la tradizione folk britannica esplicitata nella ballata tradizionale Gallows Pole. Sarà in questa direzione che la band comincerà a muoversi.

Con Led Zeppelin IV aka Zoso, pubblicato nel 1971il riavvicinamento al folk è più evidente specialmente in brani come Going To California e Battle Of Evermore . Nonostante ci siano un paio di esempi di rock vecchio stile la band si sta evidentemente orientando verso il soft rock più che sull’hard rock. Esempio lampante di questo fatto è Stairway to heaven, brano tra i più famosi dell’intero repertorio dei Led Zeppelin. In questa canzone la melodia è preponderante ed la parte cantata da Plant pesca a piene mani dal repertorio del canto nero con Jimmy Page che inanella accordi su accordi che sostengono il crescendo nella parte finale della canzone.

La discesa verso la fine

Anche questo disco, come i precedenti, fu un enorme successo e questo, paradossalmente, era un problema.

Il gruppo riusciva a vendere 4-5 milioni di copie a disco senza fare la benché minima fatica. Quindi i dischi che seguirono furono realizzati in maniera un pò più distratta.

Houses of the holy led ZeppelinHouses Of The Holy, pubblicato nel 1973, è figlio di questa mancata concentrazione. E’ un album fin troppo eclettico e, pur contenendo almeno un paio di brani degni della storia degli Zeppelin come No Quarter e Over The Hills And Far Away, sembra quasi voler rinnegare la loro carriera.

Il seguente Physical Graffiti, pubblicato nel 1975, continua con questa opera di revisione ed  e` praticamente una raccolta di brani estesi alla Stairway to Heaven tra i quali si salvano soltanto Kashmir, Boogie with Stu e Houses Of The Holy .

Con Presence del 1976 la band torna finalmente alla grinta dei primi tempi specialmente con i brani Achilles’ Last Stand, Candy Store Rock, For Your Life.

I Led Zeppelin erano diventati l’archetipo del super gruppo. Continuavano ad essere protagonisti di show entusiasmanti, come testimoniato dal disco doppio dal vivo The Song Remains The Same, erano i padroni delle grandi arene anche se, come abbiamo appena visto, dallo studio non stava uscendo più niente di notevole.

In questo periodo Plant perse il figlio e a causa di questo si ritirò in un isolamento che mantenne per oltre un anno e mezzo. Dopo questo periodo, siamo arrivati al 1979, la band si ritrovò in studio per incidere un nuovo disco.

In Through The Out Door è il risultato che scaturi da quel lavoro ma si tratta di un disco di scarsa potenza con pochi episodi degni di nota, tipo  In The Evening che va a cercare il blues delle origini. Il brano più famoso dell’album e` pero` la power-ballad  Fool In The Rain, che non è davvero degna di comparire tra i capolavori di Page e Plant.

Evidentemente la band non era destinata a proseguire con la sua carriera. Infatti il 25 Settembre del 1980 la loro vita viene sconvolta da un’altra tragedia cioè la morte improvvisa del batterista John Bonham. La tragedia causò lo scioglimento dei Led Zeppelin.

Nel 1982 esce l’ultimo disco che si intitola Coda che è una raccolta di rarità e inediti.

Dopo lo scioglimento, i componenti della band intrapresero strade diverse e si sono riuniti solo in cinque eventi: il 13 luglio 1985 in occasione del Live Aid, insieme ai batteristi Phil Collins e Tony Thompson, nel 1988 per l’anniversario dell’Atlantic Records con Jason Bonham alla batteria, in una cerimonia segreta nel 1990 per il matrimonio di Jason Bonham, nel 1995 in occasione del loro ingresso nella Rock and Roll Hall of Fame con gli Aerosmith e Neil Young e nel 2007, di nuovo con Jason Bonham alla batteria, in un concerto di beneficenza per la Ahmet Ertegün Foundation alla O2 Arena di Londra.

 

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