Cheap thrills

Janis Joplin cheap thrills

La storia breve della realizzazione della copertina di Cheap thrills

Siamo alla metà del 1968 e i Big Brother and the Holding Company hanno appena finito di registrare Cheap Thrills, disco spettacolare con alla voce una magnifica Janis Joplin.

Per la copertina di Cheap thrills inizialmente si pensa ad utilizzare una foto nella quale i membri del gruppo posano seminudi su di un letto ma la Columbia si oppone alla realizzazione di una copertina così “scandalosa” per gli standard dell’epoca. Così Janis Joplin chiede al fumettista psichedelico Robert Crumb di abbozzare, nel corso di una sola notte, delle illustrazioni che rappresentino i componenti del gruppo e ogni singolo pezzo della tracklist.

Janis Joplin cheap thrillsOriginariamente Crumb, che realizza realmente in un’unica notte di lavoro tutti i disegni necessari per un compenso stabilito di 600 $,  pensa di disegnare le sue illustrazioni per il retro di copertina con un ritratto di Janis Joplin per illustrare la parte anteriore del disco.

Janis Joplin, che era una grande fan del lavoro di Crumb e del fumento underground in genere, fu però talmente entusiasta dei disegni realizzati da Crumb che chiese alla Columbia records di utilizzare queste illustrazioni per la cover.

Questa richiesta alla fine fu accettata e il risultato è una delle copertine di dischi più famose della storia del rock.

 

cheap thrillsSu alcune stampe della prima edizione, le parole “Harry KRISHNA! (D. GETZ)” sono  visibili all’interno del fumetto dell’uomo col turbante. Evidentemente questa scritta si riferiva al titolo di un brano che, probabilmente, avrebbe dovuto fare parte della track list del disco e che poi, invece, era stato abbandonato. Nelle stampe successive nello stesso fumetto appare la scritta “Art R. Crumb”.

 

Sulla retro copertina viene invece stampata una foto che ritrae Janis Joplin in bianco e nero.

La copertina di Cheap Thrills conquisterà il nono posto  nella classifica delle cento copertine più belle di sempre stilata dalla rivista Rolling stone.

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