The Doors front cover

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Siamo nel Gennaio del 1967 e l’etichetta Elektra Records (catalogo EKS-74007) fa uscire uno dei dischi fondamentali per la storia del rock e immancabile in una collezione di vinile rock.

Sto parlando di The Doors che è l’album di debutto della band di Jim Morrison e Ray Manzarek e che è, senza ombra di dubbio, un disco storico.

The Doors front coverLo definisco storico perchè, prima di tutto, contiene una serie di brani che definire leggendari non è esagerato, uno su tutti light my fire, e poi perchè permette al mondo di conoscere uno dei personaggi rock più controversi e influenti dell’intera storia della musica rock, ossia Jim Morrison.

Il Re Lucertola, come fu soprannominato Morrison, è stato uno dei più grandi interpreti rock e anche un poeta “maledetto” che seppe riassumere in se e nelle sue composizioni le sue inquietudini e quelle di tutto il movimento giovanile e culturale della sua epoca.

Il nome stesso The Doors, scelto come nome per la band  viene preso da un verso di una poesia di William Blake.

“If the doors of perception were cleansed every thing would appear to man as it is, Infinite. For man has closed himself up, till he sees all things thro’ narrow chinks of his cavern.”

Si tratta per i Doors di una sorta di dichiarazione. La scelta di questo nome indica infatti la volontà di ricerca e la necessità di dovere aprire le porte della percezione, utilizzando tutti i mezzi disponibili, abbattendo ogni tipo di tabù sopratutto culturale.

The Doors fu registrato in soli 6 giorni, dal 24 al 31 Agosto del 1966, e fu fondamentalmente registrato attraverso delle sessioni live eseguite in studio.

La musica dei Doors era fondamentalmente una miscela di blues e rock psichedelico abilmente miscelati fra loro per creare un ideale piattaforma per le parole di Jim Morrison al cui poetica si esprime, già in questa opera prima, a livelli altissimi.
E questo lo si sente in tutta la tracks list che comprende oltre, ovviamente, a Light my fire anche The end, brano dalla genesi complessa dove il testo è assolutamente preponderante rispetto alla musica, e Break on through che usci come singolo prima dell’uscita dell’album.

Musicalmente, infatti, il gruppo è già maturo e propone uno stile sonoro estremamente personale e, per certi versi, eccentrico, originale, assolutamente non replicabile che partendo dalle radici blues e dal rock’n’roll incamera ritmiche jazz e latinoamericane, come in Break on through, prende spunto perfino dal vaudeville e dal teatro brechtiano (vedi Alabama song) e si spinge verso l’onda psichedelica che stava contagiando tutto il mondo, caratterizzandosi però di una dimensione oscura e drammatica del tutto sconosciuta al movimento flower power imperante in quei giorni. Anche il repertorio classico trova spazio nel repertorio dei Doors con le sonorità introdotte da Manzarek.

L’album avrebbe dovuto essere pubblicato nell’ottobre del 1966, ma il presidente di Elektra, Jac Holzman, pensò che se avessero aspettato fino al Gennaio successivo, avrebbero avuto poca o nessuna concorrenza, e in effetti la sua idea ebbe successo.
L’album fino dalla sua uscita fu un grande successo commerciale arrivando a vendere oltre 20 milioni di copie.
Nel 2002 è stato inserito nella Grammy Hall of fame.

Tracks list

Side one

Break on Through (To the Other Side)
Soul Kitchen
The Crystal Ship
Twentieth Century Fox
Alabama Song (Bertold Brecht, Kurt Weill)
Light My Fire

Side two

Back Door Man (Willie Dixon)
I Looked At You
End Of The Night
Take It As It Comes
The End

 

Discografia completa dei The Doors

 

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Di @4min

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