Easy-rider

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Cinema e musica vanno spesso a braccetto e non sono pochi i film che devono gran parte della loro fortuna ad una colonna sonora particolarmente azzeccata.

In questo articolo cercheremo di evidenziare le colonne sonore degli anni sessanta caratterizzate da una attitudine particolarmente rock.

La prima riguarda un film promozionale, come spesso accadeva in quegli anni, messo in piedi per, appunto, promuovere una band,  i Monkees, che era il protagonista della fortunata serie televisiva omonima.

Il film, e il conseguente disco della band, si intitola Head ed è un lungometraggio di avventura musicale e comico scritto da Jack Nicholson, si proprio lui, e Bob Rafelson, diretto dallo stesso Rafelson e interpretato ovviamente dal gruppo The Monkees (Davy Jones, Micky Dolenz, Peter Tork e Michael Nesmith).

L’album della colonna sonora intreccia le sei canzoni interpretate dai Monkees (“Porpoise Song”, “Circle Sky”, “Can You Dig It?”, “As We Go Along”, “Daddy’s Song” e “Long Title: Do I Have To Do” This All Over Again? “) con frammenti di musica incidentale di Ken Thorne, frammenti di dialoghi ed effetti sonori selezionati dal film. Anche la selezione di musica e dialoghi fu compilata da Jack Nicholson. Il risultato è un disco ben fatto, godibile che, a dispetto dell’operazione meramente commerciale legata al film, esprime sonorità psichedeliche niente affatto banali.

Easy-riderIl secondo lavoro che voglio segnalare è un pò meno “allegrotto” del precedente. Si tratta di Easy rider, film scritto, prodotto e interpretato da Dennis Hopper, Peter Fonda e Jack Nicholson,  un “road drama” che narra la storia di Wyatt e Bill che dopo avere trasportato un carico di Cocaina dal Messico agli Stati Uniti, investono il loro guadagno in due motociclette nuove, due splendidi chopper, con le quali partono con l’intenzione di attraversare il paese, dalla California a New Orleans, per andare a vedere il carnevale.

La colonna sonora di questo splendido film, pubblicata dalla ABC-Dunhill Records nell’Agosto del 1969 catalogo DSX 50063, è realizzata con brani scritti ed eseguiti da alcuni degli artisti che hanno fatto la storia della musica come Bob Dylan, Jimi Hendrix, the Electric prunes e, naturalmente gli Steppenwolf ( discografia )che realizzarono la canzone che è diventata il simbolo di  Easy rider ossia Born to be wild. Nella colonna sonora è incluso anche il brano The Weight dei Band, ma non nella versione originale perché la Capitol Records non ne concesse i diritti. L’originale fu quindi sostituita da un rifacimento abbastanza simile eseguito dal gruppo statunitense Smith.

Da questa panoramica non possono essere certo esclusi i Beatles che negli anni sessanta sono i protagonisti di ben quattro film. Nessuno dei quattro onestamente può essere definito un capolavoro ma sono tutti e quattro sorretti da una colonna sonora, quella si, decisamente importante.

a hard day's nightIl primo lungometraggio della serie si intitola A Hard day’s night, in italiano Tutti per uno, ed esce nel 1964. I quattro musicisti sono seguiti dalla cinepresa, con intento documentaristico, durante il trasferimento in treno da Liverpool a Londra dove dovranno tenere un concerto. Braccati dai fans e alle prese con alcuni imprevisti i Beatles riusciranno a presentarsi comunque all’appuntamento, nonostante si siano anche concessi una visita in incognito in un club.
A Hard Day’s Night, che è il quinto disco della band di Liverpool, contiene la colonna sonora del film composta dalle sette tracce riprodotte nel lato A dell’LP, mentre le rimanenti sei canzoni, pur essendo state scritte per lo stesso scopo, non vennero inserite nel film ma utilizzate per il lato B del vinile.

A Hard Day’s Night fu il primo album dei Beatles composto esclusivamente da brani originali ed è l’unico album della band dove tutti i brani sono a firma Lennon-McCartney. Negli altri si trova sempre almeno una canzone firmata da George Harrison.

Il secondo lavoro legato ad una produzione cinematografica è Help !. Il film ha una trama a dire poco esile ma consente a Lennon e compagni di presentare sette nuove canzoni. Il vinile con lo stesso titolo contiene nel lato A i sette brani che compongono la colonna sonora e nel lato B altri sette brani inediti non compresi nel film. In Help! compare una delle canzoni più celebri della produzione dei Beatles, Yesterday composta da McCartney.

Il terzo film, Magical Mystery Tour, è l’unico girato dai Beatles in totale autonomia i quali compaiono infatti come soggettisti, produttori e registi, oltre che ovviamente come compositori della colonna sonora. Il progetto alla fine però si dimostrò essere troppo superiore alle loro forze. Il film, che era nato senza una vera sceneggiatura, si basava su un’idea base di Paul McCartney, alla quale ciascuno degli altri portò il proprio contributo sotto forma di sketch, situazioni comiche, sequenze visionarie, invenzioni psichedeliche, che nel film si alternano agli interventi musicali del gruppo. Il risultato finale è un guazzabuglio senza molto senso che non riesce a coinvolgere il pubblico.

Anche in questo caso la colonna sonora è decisamente superiore al film. Magical Mystery Tour fu pubblicato come un doppio extended play a 45 giri in UK contenente i soli brani utilizzati nel film. Negli Stati Uniti venne invece pubblicato come long playing a 33 giri aggiungendovi brani provenienti da alcuni singoli. Al contrario del film il disco ebbe un enorme successo, conteneva fra le altre Penny lane e Strawberry fields forever, conquisando le prime posizioni in praticamente tutte le classifiche di vendita internazionali.

L’ultimo e, probabilmente, più riuscito film dei Beatles degli anni sessanta è Yellow Submarine. Si tratta di un lungometraggio di animazione realizzato da Heinz Edelmann il quale decide di utilizzare un tipo di animazione molto particolare dipingendo paesaggi psichedelici in cui si mischiano surrealismo e pop art.

La colonna sonora, pur contenendo brani entrati a far parte della storia della musica, non fu particolarmente amata dai Beatles. La band era obbligata per contratto a comporre quattro nuove canzoni per l’album e così fece, ne più ne meno. Il lato A del disco, intitolato The Beatles, contiene sette delle quindici canzoni utilizzate nel film mentre il lato B, intitolato Original Film Score, è opera interamente di George Martin e ogni traccia è eseguita dalla George Martin Orchestra. Unica eccezione è rappresentata dall’ultimo brano intitolato Yellow Submarine in Pepperland composta da Lennon e McCartney ma arrangiata comunque da Martin.

Di ben altro spessore cinematografico è the Graduate (il laureato), lo splendido film che ha come protagonista un giovane Dustin Hoffman già in grado di fornire una interpretazione di grande spessore. La storia, in breve, è quella di un giovane Mrs.-Robinsonlaureato che, prima, viene sedotto da una affascinante donna più anziana di lui, Mrs. Robinso, e poi si innamora disperatamente della sua figlia.

La colonna sonora fu interamente composta e interpretata da Simon & Garfunkel e contiene uno dei pezzi più celebri dell’intera produzione del duo folk-rock cioè Mrs. Robinson. Questo brano pubblicato come singolo arrivò al primo posto della classifica di vendita USA e si piazzò praticamente in tutte le top ten del mondo restandoci per diverso tempo.

Oltre a MRS. Robinson il vinile contiene altri master pieces come The sound of silence e Scarborough fair.

Probabilmente trainata anche dal successo del singolo la colonna sonora de Il Laureato arrivò al primo posto della Billboard 200 dove rimase per ben nove settimane.

 

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Di @4min

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