The Wall cover original

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The Wall, l’undicesimo disco dei Pink Floyd, esce il 30 Novembre del 1979 ed è subito un evento planetario.

I Pink Floyd avevano pubblicato l’ultimo disco, Animals, circa due anni prima e adesso erano sottoposti a fortissime pressioni da parte dell’etichetta discografica EMI che voleva assolutamente pubblicare un loro nuovo album. Queste pressioni erano talmente forti che, dopo mesi di lavoro in studio, si finì per chiudere il disco in fretta e furia tanto che persino l’ordine delle canzoni fu cambiato rispetto a quello previsto inizialmente.

The Wall

Quando il disco arriva nei negozi, UK Harvest SHDW 411 / USA Columbia PC2 36183, è subito un grande successo di vendita che non si fermerà mai dato che ad oggi si contano oltre 30 milioni di copie vendute, un numero enorme specie considerando che si tratta di un album doppio. Il successo del vinile è ulteriormente incrementato dalla felice intuizione di pubblicare come singolo Another brick in the wall part 2 che da solo venderà oltre quattro milioni copie piazzandosi al primo posto nelle classifiche UK, USA, Canada, Francia, Germania e molti altri paesi.

La genesi di The Wall parte durante il tour di supporto al precedente album Animals . Questo tour risultò essere davvero molto faticoso e snervante per i Pink Floyd che ne uscirono letteralmente a pezzi. Durante i concerti alcuni episodi furono fondamentali per lo sviluppo degli eventi successivi. In particolare durante un concerto a Montreal un ragazzo che si trovava in prima fila per assistere al concerto si mette a fare un gran casino inneggiando ossessivamente a Money, a quanto pare la sua canzone preferita, e bevendo una grande quantità di birra. Waters, evidentemente sfibrato dalla fatica del tour, non riesce a tollerarlo e gli sputa dritto in faccia.

Questa azione violenta sconvolge profondamente lo stesso Waters al quale appare un gesto violento e fascista, in poche parole intollerabile. Questa presa di coscienza è il seme principale dal quale prenderà forma il concept di The Wall. L’idea fondamentale intorno alla quale costruire un nuovo disco cioè il muro di incomunicabilità che si crea inevitabilmente tra l’artista e il suo pubblico. Un muro al quale poi lo stesso Waters aggiungerà tanti mattoni fino a farlo diventare l’emblema dell’incomunicabilità e dell’alienazione tout court.
Con la sua reazione violenta durante il concerto di Montreal Waters aveva in qualche modo anticipato le gesta del rocker dittatore protagonista nella canzone In the Flesh e che sarà il personaggio principale del film interpretato da Bob Geldolf.

The Wall è quindi un’opera totalmente sviluppata da Roger Waters, un concept album incentrato sulla figura di Pink, personaggio ispirato dallo stesso Waters e probabilmente anche un pò dal mai del tutto dimenticato Sid Barret. Pink, interpretato nell’adattamento cinematografico da Bob Geldolf, è un artista che a causa dei tragici avvenimenti della propria esistenza progressivamente si chiude dietro un muro psicologico che lo soffoca inesorabilmente, finendo per trascinarlo ai limiti della follia.

Musicalmente The Wall si discosta piuttosto nettamente da tutti i lavori precedenti adottando un sound decisamente più duro dove la batteria di Mason ha un ruolo di primo piano. Infatti le tracce di Mason vennero realizzate praticamente in solitaria e poi utilizzate dal resto della band come guida per suonarci sopra. Mason e Water quindi furono gli elementi più attivi durante la realizzazione del disco. Gilmour dal canto suo, nonostante i frequenti screzi con Waters, riuscì a dare comunque un contributo molto importante al nuovo lavoro con alcune canzoni memorabili che portano la sua firma accanto a quella del bassista.

La copertina del disco è volutamente minimalista ma estremamente efficace. Le prime versioni stampate riproducevano semplicemente un muro di mattoni bianchi. Successivamente furono aggiunti nome della band e titolo dell’album.

All’interno della copertina apribile si trovano i disegni dell’illustratore Gerald Anthony Scarfe che aveva già lavorato per i Pink Floyd durante l’In the flesh tour. Il disegnatore parteciperà attivamente anche alla realizzazione del film realizzato da Alan Parker nel 1982.

The Wall cover originalThe Wall cover titleUna piccola curiosità, durante Empty Spaces si può udire chiaramente un messaggio registrato al contrario. Ascoltando la canzone al contrario si sentono le seguenti parole: Any better: Hello, Looker… Congratulations. You have just discovered the secret message. Please send your answer to Old Pink, care of the Funny Farm, Chalfont… – Roger! Carolyne’s on the phone! Okay.

 

The Wall è stato ripubblicato ufficialmente quattro volte. Tre volte tra il 2011 e il 2012. La prima versione denominata Discovery era una semplice versione rimasterizzata dell’album originale, la seconda denominata Experience corredata di un disco supplementare con materiale inedito. Infine la terza versione, la Immersion version, formata da ben sette dischi e materiale video.

Nel 2016 l’ultima ripubblicazione a cura della Pink Floyd records.

Tracklist

Side A

In The Flesh?
The Thin Ice
Another Brick In The Wall Part 1
The Happiest Days Of Our Lives
Another Brick In The Wall Part 2
Mother

Side B

Goodbye Blue Sky
Empty Spaces
Young Lust
One Of My Turns
Don’t Leave Me Now
Another Brick In The Wall Part 3
Goodbye Cruel World

Side C

Hey You
Is There Anybody Out There?
Nobody Home
Vera
Bring The Boys Back Home
Comfortably Numb

Side D

The Show Must Go On
In The Flesh
Run Like Hell
Waiting For The Worms
Stop
The Trial
Outside The Wall

Di @4min

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