King Crimson, la biografia

I King Crimson sono una rock band fondata a Londra nel 1968 da membri provenienti da ovest dell’Inghilterra.

Ampiamente riconosciuto come gruppo fondamentale per il progressive rock, la band ha assorbito molteplici influenze musicali durante tutto l’arco della sua attività.

Guidati dal chitarrista e virtuoso del Mellotron Robert Fripp, durante i loro primi cinque anni di vita estesero sia il linguaggio sia la struttura del rock in ambito jazz e nel mondo della musica classica, producendo alcuni dei dischi più interessanti e influenti prodotti tra la fine degli anni sessanta e la metà dei settanta.

Con In the Court of the Crimson King, king-crimson-in-the-court-of-the-crimson-king-1969che è il primo album del gruppo e che fu pubblicato il nel 1969 In Inghilterra scalano le classifiche fino ad arrivare al quinto posto della classifica degli album più venduti, mentre negli USA raggiunge il ventisettesimo posto nella classifica Billboard e in Giappone, dove da sempre il progressive ha un enorme seguito, la prima posizione.

È generalmente considerato uno dei più grandi album progressive: la musica in esso contenuta supera abbondantemente, secondo molta critica, i confini del rock puro e comincia a pescare elementi dalla musica jazz e dal repertorio della classica.

Barry Godber, un amico di Fripp, realizzò il volto grottesco e angosciato della copertina di In the court of the crimson king ispirandosi anche  all’urlo di Munch. Rappresenta il 21st Century Schizoid Man: l’uomo schizoide del 21° secolo di cui si parla nella favolosa e ipnotica traccia iniziale del disco.

( Da Wikipedia) Il successo riscosso dall’album porta i King Crimson ad effettuare un tour negli Stati Uniti. Di ritorno dagli States, Ian McDonald e Mike Giles annunciarono di voler lasciare la band. Di lì a poco se ne andò anche Greg Lake, che proprio durante il suddetto tour americano aveva ricevuto l’offerta di Keith Emerson dei Nice di unirsi a lui in quello che poi sarebbe divenuto il celebre trio Emerson, Lake and Palmer, e al contempo non riteneva onesto che il gruppo mantenesse il nome “King Crimson” senza due elementi cruciali come McDonald e Giles, ma prima di abbandonare il gruppo partecipò alle registrazione del secondo album della band, In the Wake of Poseidon, ma esclusivamente come cantante.Nel 1971 McDonald e Giles realizzarono l’album McDonald and Giles, che sarà l’unico prodotto della loro collaborazione. Infine il gruppo britannico degli Yes, visto l’abbandono del chitarrista Peter Banks, propose a Robert Fripp di unirsi alla band, ma Fripp rifiutò l’offerta. Destabilizzati dalle crisi interne al gruppo, i King Crimson rimasero con solamente due dei membri originali, Robert Fripp e Peter Sinfield, e passarono 18 mesi prima del loro ritorno sul palco.

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[amazon_textlink asin=’B007P3WPJE’ text=’In the wake of poseidon’ template=’ProductLink’ store=’mybestrevie-21′ marketplace=’IT’ link_id=’84afeb0d-0b50-11e7-8fc2-f99fc959df57′] è il secondo album dei King Crimson ed è frutto del rimpasto della formazione in seguito all’abbandono di Lake, Giles e McDonald. Questo album prosegue il percorso ben delineato con il primo disco arricchendo le armonie con frequenti incursioni nel jazz facilitate dall’ingresso nel gruppo del pianista jazz Keth Tippet.

La copertina dell’album è un dipinto di Tammo De Jongh, chiamato “I 12 volti dell’Umanità”, o “I 12 archetipi”.King Crimson In the wake of Poseidon L’idea alla base del lavoro è il seguente: L’artista è convinto che ci sono quattro elementi che compongono questo mondo: aria, fuoco, terra e acqua. E, ognuno di questi archetipi 12 è fatto di una combinazione di due di questi elementi. I 12 archetipi e dei loro elementi sono rispettivamente:

– Il Matto (fuoco e acqua)
– L’attrice (acqua e fuoco)
– The Observer (aria e terra)
– La Vecchia (terra e aria)
– Il Guerriero (fuoco e terra)
– Lo Schiavo (terra e fuoco)
– Il bambino (acqua e aria)
– Il Patriarca (aria e acqua)
– Il logico (aria e fuoco)
– The Joker (fuoco e aria)
– L’Incantatrice (acqua e terra)
– Madre Natura (terra e acqua)

Sempre nel 1970 viene pubblicato Lizard fino dalla sua uscita considerato un album controverso, probabilmente perchè è il più influenzato dalla musica jazz.

King Crimson Lizard Cover

Particolarmente interessante è il lato B che è (fonte Wikipedia) ” ricoperto interamente da Lizard, il pezzo più lungo mai scritto dai King Crimson e unica vera suite della loro carriera, nell’accezione più comune al progressive rock, poiché diviso in numerose sezioni e sottosezioni (negli album precedenti, alcuni titoli ne “includevano” altri senza una netta separazione o successione numerata);

Il testo narra la storia allegorica del principe Rupert, figura vagamente ispirata al condottiero del ‘600 Rupert del Palatinato nipote di re Giacomo I Stuart[3]. Sinfield colloca il personaggio in un’immaginaria “Battaglia delle lacrime di vetro”, prendendo spunto stavolta dal Brewer’s – dizionario inglese di favolistica e fraseologia arcaica: bolle di vetro ottenute colando vetro fuso in acqua fredda erano chiamate appunto “gocce del Principe Rupert”.
Musicalmente, la suite è una sorta di compendio di stili: spazia dal jazz alla musica classica passando per momenti più vicini al sound dei King Crimson degli album precedenti.”
Anche in questo caso la cover è un elemento importante : Il disegno utilizza undici lettere che formano il nome ‘King Crimson’ miniate in perfetto stile medievale. Le miniature raffigurano scene e personaggi dei testi dell’album e il soggetto di ciascuna miniatura corrisponde a quello di una delle canzoni del disco.

Il quarto capitolo della storia dei King Crimson si intitola Islands.I sei brani contenuti in Islands sono estremamente diversi fra loro :(Fonte Wikipedia)
Sailor’s Tale è un ruggente brano strumentale, con chitarra e sax in primo piano, che pare già anticipare i Crimson di “Larks’ Tongues in Aspic”, mentre Prelude: Song of the Gulls è addirittura un “andante” per complesso d’archi ed oboe, dal sapore vagamente vivaldiano (rielaborazione di un movimento della Suite N°1 scritta da Fripp nel 1967 e contenuta nell’album The Cheerful Insanity of Giles, Giles & Fripp del 1968);
The Letters, infine, faceva già parte del repertorio concertistico dei King Crimson del 1969 (una prima versione risale all’epoca di Giles, Giles & Fripp) con il titolo Drop In e un testo totalmente diverso.

In coda al disco, subito dopo il brano Islands, fu inserito un curioso frammento (senza titolo) tratto dalle sedute di registrazione del brano Prelude: Song Of The Gulls: si odono gli orchestrali accordare i loro strumenti, mentre Fripp dà loro istruzioni sulla struttura del pezzo per poi staccare il tempo dell’esecuzione; sulla raccolta The 21st Century Guide to King Crimson – Volume One – 1969-1974 pubblicata nel 2004 il frammento compare come una traccia a sé stante, dal titolo Tuning Up.

La copertina di Islands fu la prima nella storia dei King Crimson a riportare (nella sola busta interna) le foto del gruppo; fino al 2000, l’unica altra copertina dei King Crimson raffigurante il gruppo sarà Red (1974). La prima edizione americana di Islands fu pubblicata con l’immagine esterna (la foto della nebulosa Trifida nella costellazione del Sagittario) relegata all’interno, e il collage di fotografie dei musicisti all’esterno.

L’album Islands segna anche l’ultimo capitolo della collaborazione tra Fripp e Pete Sinfield, paroliere e “mago” di suoni e luci fin dagli esordi del gruppo. Due mesi dopo l’uscita del disco, la band già priva di Sinfield partì per un tour negli Stati Uniti che si concluse il 1º aprile 1972. Subito dopo, fiaccati dalle tensioni interne al gruppo, anche gli altri musicisti andarono ognuno per la propria strada e Fripp si trovò nuovamente solo a dover “re-inventare da zero” i King Crimson.”

Larks Tongues in Aspic del 1973 è il debutto della terza versione dei King Crimson, con l’unico membro originale Robert Fripp e nuovi membri John Wetton (voce, basso), David Cross (violino, Mellotron), Jamie Muir (percussioni), e Bill Bruford (batteria) . Bruford aveva appena lasciato gli Yes prime dell’avvio del loro Close to the edge tour perchè sentiva di aver fatto tutto quello che poteva con gli Yes e che il cammino intrapreso dai King Crimson fosse decisamente più stimolante.

King Crimson Lark tongues in Aspic

L’album si apre con un lungo pezzo strumentale sperimentale dal titolo “Larks’ Tongues in Aspic (Part One) “. Dopo di che ci sono tre brani vocali, Book of Saturday”, “Exiles” and “Easy Money”, con testi scritti da Richard Palmer-James. Questi sono seguiti da due strumentali più, “The Talking Drum” e “Larks’ Tongues in Aspic (Part Two)”. I brani strumentali su questo album hanno forti influenze fusion jazz e in alcune parti il suono assume connotazioni piuttosto ruvide.

Sebbene fin dal loro esordio i King Crimson abbiano sempre utilizzato i concerti come “laboratorio” per sviluppare ed arrangiare i loro pezzi, nonché per crearli ex novo attraverso l’improvvisazione pura, Starless and Bible Black è il loro primo a obbedire ad una strategia più radicale, che Fripp adotterà altre volte negli anni seguenti: trarre materiale inedito per un nuovo album direttamente dalle registrazioni dei concerti (con precedenza proprio alle improvvisazioni spontanee), abbattendo la separazione fra palco e sala d’incisione e creando di fatto un ibrido tra album live e album in studio.
Su un totale di 46 minuti di durata dell’album, ben 34 sono registrati dal vivo in concerto e solo parte di questi venne successivamente sottoposta a “rifinitura” in studio di registrazione.

L’album seguente Red, sempre del 1974, è da molti considerato il testamento musicale dei King Crimson ed è l’ultimo disco uscito negli anni settanta a nome King Crimson.
(Fonte Wikipedia)Le sedute di registrazione di Red iniziarono l’8 luglio 1974, una settimana dopo la conclusione di un tour americano di tre mesi, al termine del quale il gruppo aveva deliberato – a maggioranza – il “licenziamento” di David Cross: I King Crimson erano dunque ufficialmente ridotti a un trio.

Soltanto quattro giorni prima, Robert Fripp era venuto per la prima volta a contatto con gli scritti di John G. Bennett, allievo diretto di Gurdjieff: questa circostanza era destinata a ripercuotersi sia sul lavoro in studio che sul futuro stesso della band. A registrazioni appena iniziate, il chitarrista annunciò a Bill Bruford e John Wetton che la sua opinione circa il lavoro in corso non aveva più alcuna importanza,[1] lasciando così di fatto carta bianca al bassista e al batterista in merito alla produzione. Tra gli effetti di questo cambio gestionale vi fu il ritorno all’utilizzo di session-men (peraltro tutti già apparsi a vario titolo in precedenti album dei Crimson), cosa che non accadeva più dal 1971 (Islands): Wetton in particolare insistette molto per il contributo ai fiati di Ian McDonald, che con Fripp aveva fondato i King Crimson nel 1968 per poi lasciarli l’anno seguente. Il prodotto finale vede la combinazione fra il trio e gli ospiti mutare in ciascuna delle cinque tracce che lo compongono.

Discipline, del 1981, è il primo disco dopo un silenzio durato sette anni; è un disco particolare e fantasioso che mmischia fra di loro suoni new wave tipici degli anni ’80 con atmosfere pesanti e scure del decennio precedente ed è, inoltre,molto vicino al suono dei Talking Heads di Remain in Light, al quale Fripp e Belew avevano da poco partecipato. Sconcertante per quelli che erano abituati ai primi King Crimson, oggi e stato rivalutato e accumunato a dischi come In the Court of the Crimson King, Larks’ Tongues in Aspic o Red.

Beat vede la luce nel 1982 e trae ispirazione dagli scritti della Beat Generation.
Neal e Jack and Me è il brano più chiaramente ispirato scrittori beat. Infatti il Jack del titolo è lo scrittore Jack Kerouac, e il Neal l’amico di Kerouac Neal Cassady.

Three of a Perfect Pair è un album del 1984 ed è il culmine del periodo degli anni ’80 della band. Rappresenta un punto di equlibrio tra lo sperimentalismi di Discipline e il sound più commerciale di Beat.In effetti il disco è diventato celebre proprio perchè diviso nettamente in due parti, un lato più accessibile e un lato più sperimentale, idealmente realizzato per i fan della prima ora dei King Crimson abituati a sperimentazioni e invenzioni musicali. Di questo disco è stata realizzata una ulteriore versione nel 2001 contenente sei nuove tracce.

Thrak è l’undicesimo album in studio della band e viene pubblicato nel 1995. Segue idealmente il precedente mini-album Vrooom (1994) riproponendone diverse tracce. Contine l’unico assolo di batteria mai registrato dai King Crimson.

The construktion of light del 2000 ha la particolarità di essere il primo album in studio senza Bill Bruford alla batteria e si caratterizza anche per l’assenza di Tony Levin al basso e Chapman Stick che si era unito alla band nel 1981. Il trio doppio che ha contraddistinto le realizzazioni degli anni novanta adesso diventa un quartetto composto da Robert Fripp, Adrian Belew, Trey Gunn e Pat Mastelotto.

The Power to Believe è il 13 ° album in studio e l’ultimo realizzato dai King Crimson. E’ stato pubblicato nel 2003 come ideale prosecuzione del mini album del 2002 Happy With What You Have to Be Happy With.

In un’intervista al Financial Times pubblicata il 3 agosto 2012, Robert Fripp ha annunciato che è stato ritirato dal mondo della musica, lasciando un futuro incerto al progetto King Crimson.

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