Cinque motivi per cui i dischi in vinile sono tornati in auge

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Cinque motivi per cui i dischi in vinile sono tornati in auge

Cinque motivi per cui i dischi in vinile sono tornati in auge - edison - fonografoLa storia dei dischi si può far risalire a Thomas Edison che nel 1877 mise a punto un primo fonografo funzionante che riproduceva il suono di cilindri di cera rivestiti di carta stagnola. Questo dimostra quanto la necessità di poter ascoltare musica quando si vuole fosse già in tempi distanti da noi un’esigenza piuttosto sentita.

Probabilmente per questo motivo l’invenzione di Edison si è rapidamente evoluta arrivando a produrre in meno di cento anni il disco e il giradischi, oggetti presenti nella maggior parte delle case già alla fine degli anni settanta.

A metà degli anni ’60, sono arrivate anche  le cassette che resero più semplice la riproduzione della musica all’interno dell’automobile. A quel punto sembrava proprio che la qualità della musica riprodotta non potesse essere migliorata o resa più comoda.

Cinque motivi per cui i dischi in vinile sono tornati in auge - Billy Joel - 52nd streetSembrava perchè, come sappiamo, alla fine degli anni settanta è stata inventata la registrazione digitale, aprendo la porta alla diffusione dei CD (il primo disco ad essere immesso sul mercato fu 52nd Street di Billy Joel, commercializzato dal 1º ottobre 1982 in Giappone insieme al lettore). Da questo siamo poi arrivati allo streaming digitale, che è ai massimi storici in questo momento.

In questo momento in cui la cosidetta “musica liquida” sembra farla da padrone ad ogni livello, secondo il rapporto Nielsen Music nella prima metà del 2018 lo streaming di canzoni e album on demand è cresciuto del 18% solo negli Stati Uniti, la richiesta di dischi in vinile continua a crescere in maniera significativa.

Lo stesso già citato rapporto Nielsen infatti ci dice che “Il vinile ha continuato a salire, con un aumento del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (2017), con vendite record durante la settimana dell’undicesimo record store day.

Si potrebbe pensare che una tale enorme rinascità della popolarità dei dischi in vinile debba avere per forza una relazione di causa ed effetto con uno specifico evento o più specifici eventi di mercato. Ma, andando ad indagare un pò più approfonditamente, si capisce che le ragioni della rinascita di interesse nei confonti di questo formato discografico non si possono liquidare con due parole.

Ecco quindi quelli che, secondo me, possono essere i cinque motivi per cui i dischi in vinile sono tornati in auge.

1. I dischi sono oggetti tangibili

Cinque motivi per cui i dischi in vinile sono tornati in augeCerto, i servizi di streaming in abbonamento offrono scelta e convenienza senza precedenti, ma qualcosa va perso e cioè la proprietà. Quando riproduci file digitali in streaming tramite un’app, tu non possiedi realmente quella musica.

I dischi in vinile invece sono oggetti fisici che puoi collezionare, tenere in mano, acquistare di persona e far vedere, scambiare con altri appassionati. Inoltre il vinile ha una cover di dimensioni generose che consente di godere anche dell’artwork. Pensate, per esempio, alla cover del banana album dei Velvet underground, quella di Bark dei Jefferson Airplane  o la cover con allegato il foglio di giornale falso di Thick as brick dei Jethro Tull, tanto per fare qualche esempio illustre. Con il servizio digitale tutto quello che è stato fatto da veri e propri artisti inesorabilmente si perde.

2. The Cool Factor.

Quasi la metà di tutti gli attuali acquirenti di dischi in vinile hanno meno di 25 anni, secondo il sito di ricerca del settore discografico MusicWatch, e la nuova generazione porta, giustamente, nuove prospettive su passato, presente e futuro.

I cosidetti millenials hanno spesso recuperato dal passato oggetti dimenticati e li hanno resi di nuovo attuali e “alla moda”. I dischi in vinile non potevano sfuggire a questa operazione e quindi anche il cool factor è da tenere presente.

Il disco in vinile è diventato una vera e propria opera d’arte, oltre che uno degli oggetti simbolo per gli amanti del vintage. I dischi ed i giradischi sono diventati oggetti di arredo: impreziosiscono gli ambienti, e danno loro quel tocco di cura e di eleganza – cosa che un lettore di musica digitale non riesce fare.

3. Collezionisti di vinile.

I collezionisti sono un altro importante fattore che contribuisce all’incremento della richiesta di vinile. Come per tutte le collezioni anche per questa c’è una mescolanza di motivazioni, come la passione per un determinato tipo di musica, di un determinato cantante o un particoalre periodo storico, ma la principale è senz’altro quella di riuscire a trovare e possedere un pezzo veramente raro.

Per i collezionisti ha un certo peso anche l’effetto nostalgia. Non a caso MusicWatch riporta che il 27% degli acquirenti di vinile ha dai 36 anni in su. Per le persone di questa fascia di età, che sono cresciute con il vinile, la raccolta di dischi è anche un mezzo per riconnettersi con la loro gioventù.

4. l’esperienza d’ascolto

Il modo in cui le persone ascoltano la musica è decisamente cambiato, grazie alla popolarità della musica in streaming. Gli auricolari e gli altoparlanti per computer sono diventati predominanti, ma gli amanti del vinile stanno ancora spendendo tempo e denaro in configurazioni hi-fi dedicate nelle loro case. Tuttavia avere un bel set di altoparlanti con un giradischi di qualità e un amplificatore stereo è solo una parte dell’esperienza tradizionale. E’ l’atteggiamento che cambia. Quando si mette un disco sul piatto spesso ci si siede su una poltrona nelle vicinanze e si ascolta quello che viene riprodotto dedicandogli l’attenzione che merita. Il che è il contrario della facilità di riprodurre musica in streaming in background o mentre si è al lavoro .

5. La qualità del suono

Molti esperti ritengono che l’audio analogico vecchio stile fornito dal vinile sia superiore all’audio digitale. Questo secondo me è vero sopratutto se paragonato con i formati digitali compressi con perdita utilizzati dai servizi di streaming. In realtà ci sono anche formati digitali di alta qualità come il FLAC (Free Lossless Audio Codec), ma per trovarli sui servizi on demand devi cercarli specificamente e, di solito, pagarci sopra un extra.
La qualità del suono del vinile è, inoltre, influenzata dalla qualità dei mezzi utilizzati per riprodurlo ed in particolare da puntina, piatto, amplificatore e casse.

 

Ho provato a riassumere quelli che secondo me sono i motivi principali per i quali i dischi in vinile stanno vivendo una seconda giovinezza. Secondo te ci sono altri motivi? Fammelo sapere.

Di @4min

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