buffalo springfield again

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Buffalo Springfield again è il secondo disco della band di Neil Young e Stephen Stills.

buffalo springfield againIl disco usci il 18 Novembre del 1967 e, nonstante i problemi che dilaniavano la band, fu un grande album. Non a caso è stato a suo tempo inserito al 168° posto nella celeberrima classifica di Rolling Stone dei 500 album più importanti di tutti i tempi.

La storia dei Buffalo Springfield non dura nemmeno due anni, infatti esordiscono nel 1967 e si sciolgono nel 1968. Nonostante le breve esistenza riescono a pubblicare 3 dischi fondamentali che danno vita, insieme ai dischi prodotti dai Byrds, al country rock che caratterizzo la fine degli anni sessanta e che è arrivato fino ai giorni nostri.

Quando i Buffalo Springfield iniziarono a registrare il loro secondo album durante la prima metà del 1967, i cinque membri si parlavano a malapena. Neil Young si teneva molto a distanza. Il loro bassista stava combattendo problemi di droga. E una serie di session man, comunque di ottima qualità, furono chiamati per contribuire a modellare le canzoni composte dai tre autori principali.

Che i Buffalo Springfield fossero una fucina di grandi talenti è dimostrato dal fatto che dalle ceneri della band nacquero i Crosby, Stills, Nash and Young, scusate se è poco,  cioè quella che per un certo periodo negli anni 70 è stata una delle band più famose del mondo, in grado di oscurare la fama di mostri sacri come  Led Zeppelin, Dylan, Grateful dead ecc. facendo registrare vendite record e influenzando intere generazioni di musicisti.

Dal punto di vista della storia della musica rock è basilare capire che i CSNY non sarebbero mai potuti esistere senza l’esperienza dei Buffalo Springfield e che gran parte dei loro classici poggia le sue basi proprio sul repertorio di questa band. Neil Young e Stephen Stills si son fatti le ossa come autori e musicisti proprio con i Buffalo prima di intraprendere le carriere soliste che poi si sono congiunte quando Young ha deciso di unirsi ai 3 amici Stills, Crosby e Nash.

La musica dei Buffalo era molto innovativa. Si trattava di un sapiente mix tra il country e il rock di matrice pacifista e psichedelica tipica della California della fine degli anni sessanta. Questo è ben rappresentato da una sorta di dualismo spesso presente nelle composizionei dei  Buffalo nelle quali si alternano le debordanti schitarrate elettriche di Neil Young e il suono del banjo e  del mandolino.

La band oltre a Young e Stills era composta da Don Randi al piano, Bruce Palmer al basso, Dewey Martin alla batteria e Richie Furay alla ritmica e anche autore di alcuni ottimi brani inclusi in Buffalo Springfield again. (in questo album ma i musicisti sono cambiati tra i vari dischi). Dopo l’esordio con l’omonimo Buffalo Springfield i nostri confezionano il loro capolavoro con questo BS Again.

L’album è un lavoro sostanzialmente eclettico che contiene veri capolavori come Mr. Soul, un brano elettrico con chitarre distorte e quel tono misto malinconico, tipico di una certa produzione di Neil Young. A Child’s Claim to Fame invece è basata su una tipica melodia country molto gradevole, con cori e steel guitar a farla da padrone. Everydays è caratterizzata da una ritmica quasi jazz e da repentine incursioni della chitarra elettrica, con la voce di Stephen Stills appena accennata,insomma un brano che è un gioiello di raffinatezza e gusto.

Expecting to Fly è una ballata del tutto tipica di Neil Young,  uno di quei classici senza tempo che si ascolteranno ancora con stupore tra 30-40 anni. Idem per Bluebird,  probabilmente il brano più celebre dei Buffalo, la canzone perfetta per comprendere lo stile della band, cantata in coro con le chitarre elettriche che si alternano all’acustica.

Il brano che chiude il disco, Broken arrow, è ancora una volta un “a solo” di Neil Young, lungo sei minuti in cui il cantautore canadese si esprime con grande creatività.
Il brano è come diviso in tre parti, intervallate da frammenti di suoni, con la presenza di un organo e una combinazione jazz con piano, basso, batteria e clarinetto. La canzone inizia con il suono di un pubblico che applaude (prelevato non da uno spettacolo dei Buffalo Springfield, come sarebbe logico aspettarsi, ma da un concerto dei Beatles) e l’apertura di Mr. Soul il brano che apre Buffalo Springfield again. Termina con la combo Jazz che suona un’improvvisazione, prima ripresa dal clarinetto e seguita dal pianoforte, che va a scomparire. Il suono del battito di un cuore che sfuma pian piano conclude la traccia.

In breve, i punti di forza di questo album sono le sue canzoni rock e country classiche, il suo stile chitarristico ispirato, blues e country, e i suoi grandi arrangiamenti vocali sia nel backing, come si sente molto bene in Rock And Roll Woman, sia nell’armonia, A Child’s Claim to Fame. Alcune delle più famose canzoni dei Buffalo Springfield sono incluse in questo album ben prodotto e ben fatto.

Buffalo Springfield Again è uno dei grandi dischi degli anni ’60, uno di quegli album che hanno fatto scuola, un lavoro imprescindibile.

 

Track list dell’album

Lato A

Mr. Soul – 2:35 (Neil Young)
A Child’s Claim to Fame – 2:09 (Richie Furay)
Everydays – 2:38 (Stephen Stills)
Expecting to Fly – 3:39 (Neil Young)
Bluebird – 4:28 (Stephen Stills)

Lato B

Hung Upside Down – 3:24 (Stephen Stills)
Sad Memory – 3:00 (Richie Furay)
Good Time Boy – 2:11 (Richie Furay)
Rock & Roll Woman – 2:44 (Stephen Stills)
Broken Arrow – 6:13 (Neil Young)

Di @4min

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