paranoid

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Reduci dal successo di Black Sabbath, nel settembre del 1970 la band di Ozzy Osbourne e Toni Iommi pubblica in Gran Bretagna Paranoid, album campione di incassi, con ben 7 dischi di platino ed un disco d’oro, che raggiunge la prima posizione nelle chart britanniche.

Se c’è una band che ha dato il via a buona parte del movimento metal così come oggi lo conosciamo, ed in particolare a tutte le sua varianti “oscure” come il doom ed il black, questa è senza dubbio i Black Sabbath.

paranoidTutti gli esempi precedenti ai Sabbath nel settore del nascente hard rock erano ancora profondamente venati di blues classico e di varianti dettate da una certa attitudine lisergica propria della fine degli anni ’60. Nella Birmingham di fine decennio un gruppo blues/rock chiamato Polka Tulk Blues Band decide, saggiamente, di cambiare nome prima in Earth e successivamente, dopo che Geezer Butler scrisse un pezzo intitolato Black Sabbath (probabilmente dopo aver visto il film horror I Tre Volti della Paura di Mario Bava interpretato da Boris Karloff, che nell’edizione inglese si intitolava appunto Black Sabbath), il gruppo decide di adottare questo nome, cominciando a produrre un tipo di musica che si distaccava da quanto fatto in precedenza dagli altri alfieri del rock duro.

Dopo aver pubblicato il primo disco Black Sabbath, che ebbe un ottimo riscontro di pubblico raggiungendo la posizione n° 8 delle charts U.K., la major che aveva sotto contratto la band non esita a pubblicare anche il secondo, Paranoid.

All’interno dell’album prendono corpo decisamente le differenze musicali che c’erano tra la musica della band di Ozzy Osbourne e le realtà principali della scena hard rock del momento come Led Zeppelin, Black Widow e Deep Purple. Pchi richiami alla musica folk, maggiore pesantezza nell’impianto sonoro e, sopratutto, testi che spesso si rifacevano al mondo dell’occulto ed a comunicare un senso di gelida insicurezza, il tutto per ottenere un risultato complessivamente pesante ed ossessivo.

Prodotto da Roger Bain con la collaborazione fondamentale di Tom Allom Paranoid è diventato una pietra miliare del settore e non c’è artista metal, doom, gothic ecc,  che non sia in debito con questo album che è la rappresentazione angosciante di una generazione senza certezze sospesa tra un mondo diviso in due blocchi apparentemente eterni, alle prese con la capacità di concepire una società diversa ma priva dei mezzi per farlo davvero.

Paranoid inizialmente doveva intitolarsi War Pigs, scelta testimoniata anche dalla cover, ma visto il clima sociale dell’epoca reso estremamente teso dal perdurare della guerra del Vietnam, fu scelto alla fine il titolo che tutti oggi conosciamo.  E’ comunque il brano War Pigs ad aprire il disco, prova acida della band, ed è in questo brano che Ward comincia a segnalarsi come strumentista in uno dei pezzi simbolo degli anni 70 assieme alla seguente Paranoid, icona sia della band che del metal tutto, che ancora oggi conserva intatta la sua forza di colpire l’ascoltatore. Segue una ballad di grande effetto, Planet Caravan, che porta l’ascoltatore oltre la dimensione della normale percezione. E’ un momentaneo periodo di calma che prelude alla devastante, per l’epoca, Iron Man. Introdotta dalla voce distorta di Ozzy e connotata da uno dei più celebri riff di tutti i tempi, Iron man è il brano che aprirà la strada alla nascita del doom metal. Contrariamente a quanto si possa pensare, questa canzone non si ispira alla storia del supereroe dei fumetti Marvel, ma ha una sua storia originale.

L’Uomo di Ferro citato nella canzone ha intrapreso un viaggio verso il futuro, ma una volta arrivato vede che l’umanità verrà spazzata via da una grande catastrofe. Sapendo perciò cosa accadrà decide di tornare alla sua epoca per avvertire in tempo l’umanità, ma durante il viaggio di ritorno, a causa di un incidente, viene pericolosamente esposto ad un campo magnetico che attraverso una mutazione genetica trasforma la sua pelle in acciaio. Il viaggio viene completato, ma “Iron Man” è stato reso muto dalla sua trasformazione ed è incapace di comunicare verbalmente il disastro imminente, inoltre i suoi tentativi di comunicare vengono derisi e ignorati dalla stupidità e dall’ignoranza della popolazione terrestre. Non potendo sopportare tutto ciò, ed in un certo senso costretto dal caso, “Iron Man” vuole vendicarsi dell’umanità che lo ha già troppo deriso ed è così che decide di armarsi e di approfittare dei suoi poteri acquisiti per distruggerla. Si rende così conto che la distruzione che aveva visto durante il suo viaggio nel tempo è stata causata proprio da lui stesso che ha voluto vendicarsi della razza umana.

Electric Funeral, il brano che segue,  è un pezzo, aggiungerei da novanta in un album fatto quasi esclusivamente di grossi calibri, caratterizzato da una architettura quasi schizofrenica che risente ancora delle atmosfere lisergiche tipiche dell’ambito psichedelico.

Hand of Doom è probabilmente da considerare il primo vero brano del genere doom , un vero e proprio pre-manifesto per la musica di settore. Rat Salad è una specie di riassunto di alcune tipicità musicali che caratterizzarono la fine degli anni 60 e e l’inizio anni 70. Anche qui Ward ci regala una grande prova da strumentista.

Il brano che chiude il disco, Jack the Stripper/Fairies Wear Boots, è ancora un grande esempio di musica a prescindere dal genere d’appartenenza. Dell’importanza di Iommi abbiamo già detto, così come quella di Ward, ma impossibile non citare anche il lavoro incredibile di Butler e la prestazione vocale di Ozzy, certamente non importante dal punto di vista prettamente tecnico, ma imprescindibile da quello della connotazione del gruppo con quel suo tono isterico ed in un certo senso spaventato che lo accompagnerà per tutta la sua carriera.

Paranoid, per la sua novità e per il suo specifico approccio musicale, può fregiarsi a pieno titolo di essere una pietra miliare della musica hard rock e dark metal. Non solo può farlo, ma può anche vantarsi di aver influenzato in un modo o nell’altro ognuno degli innumerevoli generi e sottogeneri che sono nati negli anni all’interno della grande famiglia dell’hard rock. Tutti, in un modo o nell’altro, devono qualcosa ai Black Sabbath. Paranoid era ed è ancora ben più di un disco riuscito. E’ il punto di partenza che ben rappresenta la fine di un’era, quella degli anni sessanta con i Beatles, il flower power e LSD,  e la nascita di un’altra.

Track list del disco

War Pigs – 7:58
Paranoid – 2:52
Planet Caravan – 4:35
Iron Man – 5:58
Electric Funeral – 4:52
Hand of Doom – 7:09
Rat Salad – 2:30
Fairies Wear Boots – 6:14

Nella versione nordamericana dell’album le tracce 1 e 8 erano intitolate rispettivamente Luke’s Wall/War Pigs e Fairies Wear Boots/Jack the Stripper.

Ne 2009 è stata pubblicata una nuova versione denominata Deluxe Edition che conteneva anche questi brani

War Pigs (instrumental)- 7:58
Paranoid (alternative lyrics) – 2:52
Planet Caravan (alternative lyrics) – 4:35
Iron Man (instrumental) – 5:58
Electric Funeral (instrumental) – 4:52
Hand of Doom (instrumental) – 7:09
Rat Salad (alternative Mix) – 2:30
Fairies Wear Boots (instrumental) – 6:14

 

Di @4min

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