presence Led Zeppelin

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Presence, pubblicato nel 1976, è il settimo disco composto dai Led Zeppelin e, probabilmente, è il meno celebrato della loro intera produzione.

presence Led ZeppelinCertamente presence tra tutti gli albums generati dalla creatività di Plant, Page, Jones e Bonham è quello meno considerato dalla critica eguagliato in questo giudizio negativo solo dall’ultimo In Through the Outdoor.

In realtà però questo disco non è un fallimento ma bensì un lavoro nel quale gli Zeppelin realizzano una sorta di testamento sonoro.  Si tratta in fondo di una specie di compendio sul loro modo di intendere il rapporto fra blues, hard rock ed influenze etniche tipiche del sound degli Zeppelin, come fare una polaroid della loro arte.

Di certo la lavorazione dei brani risentì del periodo difficile che i membri della band stavano vivendo. Da una parte c’era Jimmy Page alle prese con una dipendenza dalla droga che lo stava devastando, dall’altra Plant che fu coinvolto in un grave incidente stradale nell’isola di Rodi finendo per lungo tempo su di una sedia a rotelle.

L’umore dei membri della band, che era anche alle prese con le continue pressioni del fisco cosa che li costringeva a continui esili, non era dei migliori e il disco, che fu realizzato in soli diciotto giorni, venne registrato sotto la pressione “di una grande ansia, di una forte emotività”, come dichiarò Jimmy Page in seguito.

Probabilmente a causa di tutti questi fattori l’album è il più diretto ed essenziale della loro intera produzione, caratterizzato da una ruvidezza di suono che raramente si era incontrata nei loro precedenti lavori, e che, sfortunatamente, venne del tutto abbandonata nel finale di carriera del gruppo inglese. Se da una parte la voce di Plant, probabilmente per le condizioni fisiche del cantante, non raggiunge le vette di cui era capace, dall’altra nel disco si trovano alcuni dei migliori assoli di Jimmy Page.
Brano esemplare sotto questo aspetto è brano di apertura, Achille’s last stand, che è una magnifica cavalcata di oltre dieci minuti dove la chitarra di Page fa praticamante di tutto.

Registrato ai Musicland Studios di Monaco venne pubblicato il 31 Marzo del 1976, label Swan song SSK 59402, Presence vinse il Disco d’Oro il 1º aprile del 1976, raggiungendo il 1º posto nelle vendite negli Stati Uniti ed in UK ed ottenendo ottimi piazzamenti anche nel resto del mondo.

Come già detto, nonostante l’innegabile successo di pubblico, Presence però non venne ben accolto dalla critica, che lo volle vedere come una sorta di involuzione rispetto al precedente Physical Graffiti.

Presence monolitoLa cover di Presence, pur non essendo di sicuro uno delle più famose, è sicuramente quella con il messaggio subliminale più chiaro di tutta la loro iconografia. Page e soci erano perfettamente consci della loro capacità di influenzare un gran numero di persone attraverso la potenza della loro musica. Decisero quindi di realizzare una copertina che esemplificasse in un’immagine il potere della musica raffigurandolo come un’oggetto alquanto misterioso che le persone potessero idolatrare. Con questa idea in testa si affidarono alla Hipgnosis, celebre studio grafico che aveva realizzato alcune cover per i Pink Floyd, che ispirandosi sicuramente al celebre monolito di 2001 : Odissea nello spazio,incaricò il designer Crispin Mellor di realizzare dodici oggetti che potessero rappresentare il potere. Questi oggetti furono poi ad arte inseriti in immagini di vita quotidiana che però avevano tutte un connotato di immagine “agée.

Come promozione pubblicitaria, la Swan Song Records produsse mille copie in plastica del monolito, che andarono letteralmente a ruba. Ancora in tempi recenti questa statuetta è stata oggetto di vendite on line piuttosto sostanziose

 

Nel 2015 è stata pubblicata una versione ri-masterizzata di Presence con un secondo vinile di tracce bonus.

Tracklist della versione del 1976

Side A

Achilles Last Stand
For Your Life
Royal Orleans

Side B

Nobody’s Fault But Mine
Candy Store Rock
Hots On For Nowhere
Tea For One

 

Tacklist della versione rimasterizzata del 2015

Side A

Achilles Last Stand
For Your Life
Royal Orleans

Side B

Nobodys Fault But Mine
Candy Store Rock
Hots On For Nowhere
Tea For One

Side C

Two Ones Are Won (Achilles Last Stand)
For Your Life (Reference Mix)

Side D

10 Ribs & All/Carrot Pod Pod (Pod) (Reference Mix)
Royal Orleans (Reference Mix)
Hots On For No One (Reference Mix)

 

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Di @4min

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