Pet sounds beach boys

This post has already been read 797 times!

L’undicesimo disco composto dai beach boys s’intitola Pet sounds e viene pubblicato nel maggio del 1966.

Pet sounds è un disco atipico per la produzione dei Beach boys, un’opera controversa frutto semi esclusivo della mente di Brian Wilson.

Pet sounds beach boysIn effetti a ben vedere si tratta di un disco sperimentale che fin da subito fu molto apprezzato dalla critica che, come nel caso di Rolling Stone , lo piazza spesso nelle primissime posizioni delle classifiche dedicate ai migliori album di sempre.

La genesi di Pet Sounds comincia quando i Beatles, che erano diventati una specie di ossessione per Brian Wilson, pubblicarono il loro primo album di matrice psichedelica, Rubber Soul. Questo disco, uno dei più curati nell’aspetto tecnico e più innovativi dell’intera produzione dei Beatles, divenne per Wilson la motivazione principale per creare un nuovo lavoro dei Beach boys con l’obbiettivo, più o meno dichiarato, di superarne il livello artistico.

La lavorazione di Pet Sounds durò quasi un anno (cosa molto significativa considerando che nei tre anni precedenti i Beach Boys avevano pubblicato ben nove album). In questo periodo negli studi di registrazione si alternarono un gran numero di musicisti che utilizzarono per la registrazione delle tracce dell’album una gamma di strumenti altrettanto grande.

Musicalmente questo album incorpora molti elementi diversi come il jazz, il pop, musica d’avanguardia e perfino musica classica. Come viene chiaramente detto da Jon Stebbins, in Pet sounds “Brian defies any notion of genre safety … There isn’t much rocking here, and even less rolling. Pet Sounds is at times futuristic, progressive, and experimental. … there’s no boogie, no woogie, and the only blues are in the themes and in Brian’s voice.“( fonte The Beach Boys FAQ: All That’s Left to Know About America’s Band).

Questo disco è inoltre uno dei primi esempi di concept album. Le canzoni infatti parlano delle vicissitudini che un individuo si trova ad affrontare al passaggio dall’adolescenza all’età adulta ed anche per questo Pet Sounds fu un disco che, almeno inizialmente, spiazzò gli americani i quali probabilmente si aspettavano un altro disco in Beach boys style. Al contrario il disco fece subito il botto nel Regno Unito piazzandosi al secondo posto nella chart nazionale e facendo portare a casa al gruppo il premio come band dell’anno.

Basterebbe considerare il brano God Only Knows, eletta da Paul McCartney come la più bella sinfonia di parole e musica mai pubblicata, o pensare alle parole dette dallo stesso MCartney il quale disse che senza questo album Sgt. Pepper non sarebbe mai esistito, a fare di quest’album un oggetto immancabile in qualsiasi discografia che si possa definire tale. Ma è tutto l’album a traboccare di brani che sono un’autentica pietra miliare per i lavori di molte bands che sarebbero apparse di li a poco.

[amazon_link asins=’B01DB0EBMS,B01GJMNRVG,B01GU5UHD8,B01IG8AOXA,B000002U4U,B0009JOP8K,B00005ASHM’ template=’ProductCarousel’ store=’mybestrevie-21′ marketplace=’IT’ link_id=’bc6bccf2-a93d-11e7-b8d2-6b761fc7b83c’]

Track list

Lato 1

1. “Wouldn’t It Be Nice” 2:25
2. “You Still Believe in Me” 2:31
3. “That’s Not Me” 2:28
4. “Don’t Talk (Put Your Head on My Shoulder)” 2:53
5. “I’m Waiting for the Day” 3:05
6. “Let’s Go Away for Awhile” 2:18
7. “Sloop John B” 2:58

Lato 2

1. “God Only Knows” 2:51
2. “I Know There’s an Answer” 3:09
3. “Here Today” 2:54
4. “I Just Wasn’t Made for These Times” 3:12
5. “Pet Sounds” Wilson instrumental 2:22
6. “Caroline, No” 2:51

Di @4min

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Best Reviews