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Boston the album

Il primo dei cinque dischi prodotti dai Boston è, probabilmente, il disco dei sogni di ogni musicista emergente.

Non tanto per lo stile musicale di Scholz e soci, che può piacere oppure no, quanto per lo straordinario successo di pubblico e vendite che riscosse all’uscita, caso non molto comune per i dischi d’esordio, e che continuò a riscuotere per molti anni.

La storia e la genesi di Boston sta tutta nella volontà ferrea del fondatore, Tom Sholz, che aveva organizzato uno studio di registrazione all’interno della sua cantina e che, li dentro, con il suo primo gruppo, i Mother’s milk, continuò per buona parte degli anni settanta a produrre demo.

Questi nastri venivano regolarmente respinti dalle varie labels che si spartivano il mercato dell’epoca. Però, nel 1975, l’ennesimo demo finì alla CBS che, evidentemente fiutando l’affare, fece immediatamente firmare un contratto a Scholz con l’etichetta Epic records.

La Epic avrebbe voluto che il disco venisse registrato a Los Angeles con un produttore discografico in veste di supervisore. Scholz invece desiderava registrare l’album nella sua cantina studio e quindi, dopo aver assunto  John Boylan come produttore compiacente, architettò un complicato, ma evidentemente efficace, stratagemma a causa del quale i dirigenti della Epic Records pensavano che i Boston stessero registrando a negli studios di L.A. mentre, in realtà, stavano registrando nel Massachusset.

Tutto il materiale registrato per il disco era una rielaborazione dell’intero repertorio dei Mother’s milk che si era sviluppato attraverso l’amore di Scholz per la musica classica e per la melodia ma anche per le chitarre pesanti di gruppi come gli Yardbirds e i Kinks.

Il disco fu rilasciato nell’Agosto del 1976 e , come scrivevo all’inizio,

si impose sul mercato sbriciolando molti precedenti records di vendita, diventando uno dei più venduti album di debutto di tutti i tempi. L’album fu certificato disco d’oro due mesi dopo la sua uscita e, dopo aver venduto altre 500.000 copie nei successivi 30 giorni, divenne disco di platino per la prima volta nel novembre 1976. Nel gennaio 1977, cioè cinque mesi dopo il suo rilascio, Boston aveva venduto due milioni di copie.

Alla fine il disco arrivò a vendere oltre 17 milioni di copie solo negli stati uniti e fu certificato disco d’oro in UK e disco di platino in Canada.

Questo disco ebbe così tanto successo da far si che nascesse anche un Boston style  che venne imitato da molte bands legate, guarda caso, alla Epic.

In seguito a tutto questo movimento musicale nacque l’AOR che, per l’appunto, è fondamentalmente rock melodico e che ebbe come portabandiera proprio i Boston insieme ad altri gruppi come Journey, Foreigner e Styx.

Per approfondire leggi l’articolo sui migliori dischi AOR pubblicati negli anni 80 e 90.

Da Boston furono estratti tre singoli, il più celebre dei quali, More than feeling, raggiunse la quinta posizione della Billboard top 100, la posizione top nella AM Top 40 stations e nella FM AOR stations.

La tracklist di Boston

Side one

More Than a Feeling – 4:44
Peace of Mind – 5:02
Foreplay/Long Time – 7:47

Side two

Rock & Roll Band – 3:00
Smokin’ – 4:22
Hitch a Ride – 4:12
Something About You – 3:48
Let Me Take You Home Tonight – 4:44

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